Stiamo lavorando per voi


Ciao a tutti!
Siamo le tre volontarie del progetto di servizio civile nazionale "Genova giovane sono io!", che stiamo svolgendo nell'ufficio "Informagiovani" del Comune di Genova.
Il progetto a cui lavoriamo è particolarmente ambizioso. Tra i suoi obiettivi rientra la creazione di una rete di giovani da mettere in contatto con soggetti, istituzionali e non, che si occupano di lavoro e formazione.
A questo proposito, vi invitiamo a contribuire attivamente alla buona riuscita di questa piattaforma. Diteci la vostra sul mondo del lavoro, mandateci del materiale sul tema: vi dedicheremo una sezione del blog e vi daremo spazio sui mezzi a nostra disposizione.
Inviateci racconti, commenti e rispondete ai sondaggi che vi proponiamo in home page. In particolare siamo curiose di conoscere le esperienze di chi, come noi, sta svolgendo il percorso di servizio civile.
Aspettiamo il vostro contributo!

Scriveteci a scvinformagiovani@comune.genova.it
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martedì 31 marzo 2015

SERVIZIO CIVILE A INFORMAGIOVANI, PASSAGGIO DI TESTIMONE

Cari lettori,
è arrivato il momento del congedo anche per me, che dal 1° aprile 2014 al 31 marzo 2015 sono stata una delle tre volontarie di Servizio Civile Nazionale a Informagiovani Genova, autrici di questo blog.
Il bando per reclutare nuovi volontari è aperto, quindi a breve ci saranno altri giovani che prenderanno il nostro posto.

In questo passaggio di testimone vorrei dire che l'esperienza è unica e irripetibile, perciò credo vada colta come tale senza troppe aspettative ma anche senza troppa rassegnazione. Sappiamo tutti che il problema enorme di noi giovani è trovare un lavoro e che di questi tempi il Servizio Civile è comprensibilmente preso d'assalto come possibilità di fare almeno un anno retribuito.

Quello che posso testimoniare è che per fortuna questo anno non è solo un'esperienza di lavoro a tempo determinato. Per me è stata un'occasione per acquisire competenze nel campo delle relazioni umane con utenti, colleghi e superiori. Sono competenze che negli ambienti lavorativi solitamente vengono ritenute importanti perché saper gestire i conflitti e saper lavorare in gruppo, ad esempio, sta alla base di molte attività e a volte viene ancora prima del possedere le competenze specifiche.

In più c'è un valore aggiunto: il Servizio Civile è un'esperienza di volontariato retribuita in cui si dà e si riceve nella misura in cui ognuno si sente di fare, senza costrizioni, quindi vale la pena mettersi in gioco.

Per il futuro la cosa più importante che ho imparato è che non posso gettare la spugna solo perché vedo tante cose che non vanno intorno a me. Mi darò da fare per cercare, cercare e cercare finché non imboccherò un'altra strada, un'altra avventura. In marcia allora, domani non aspetta.

Agnese

mercoledì 4 marzo 2015

SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: L'ANNO DELLE VOLONTARIE DI ACLI GENOVA

Cari lettori,
proseguono i contributi dei volontari di servizio civile. Milena e Valentina ci parlano del loro anno presso Acli Genova.

Guardare indietro per andare avanti: GRAZIE Servizio Civile! Grazie ACLI!

Già quando siamo piccoli e iniziamo ad andare a scuola, ci rendiamo presto conto di come la nostra vita sia fatta di cicli che si aprono e si chiudono, di esperienze che hanno un inizio, uno sviluppo e, prima o poi, una fine. A volte viviamo queste esperienze con malessere, con l’impazienza che il tempo passi e giunga velocemente “l’ultimo giorno” (per esempio, in età adolescenziale, mi è capitato di partecipare ad un corso di perfezionamento della lingua inglese la cui insegnante mi risultava, purtroppo, insopportabile), altre volte, invece, vorremmo che quell'avventura non finisse mai, e più si avvicina la data di conclusione, più ci facciamo tristi (altro esempio, in cui tutti si ritroveranno, come capita quando trascorriamo una bellissima vacanza estiva, o anche un periodo di studio o di lavoro in un Paese straniero che ci offre tante soddisfazioni). Comunque sia, presto o tardi, quell’esperienza dovremo lasciarcela alle spalle, e la cosa migliore che possiamo fare per non relegarla subito nel dimenticatoio è ricordarne i momenti più significativi (belli o brutti che siano), affinché dalla loro memoria possiamo trarre insegnamento e beneficio per il futuro.
Di insegnamenti, da questo anno appena trascorso come volontaria di Servizio Civile nelle Acli di Genova ne posso ricavare veramente tanti, tantissimi.
… La consapevolezza di essere cittadina del mio territorio e di quanto possa valere il mio gesto, anche il più piccolo, per gli altri; la responsabilità di mettersi in gioco per un progetto a cui credi, e la gioia, stanca ma reale, di vederlo realizzato; la forza che in certe occasioni solo un lavoro di squadra riesce a tirare fuori; la capacità di collaborare e di relazionarsi con persone diverse da me, per età, sesso, cultura e religione... Potrei continuare all'infinito.
In questi (quasi) 12 mesi di servizio ho imparato a non avere più paura di chiedere “aiuto”, se mi trovo in difficoltà, e a cercare di fornirlo, nelle mie possibilità, se mi viene chiesto, chiunque me lo chieda. Ho imparato cosa significa vivere un’associazione, anche se ho l’impressione che questa sia in realtà una di quelle cose che “non si finisce mai di imparare”, e che riesci a comprendere davvero solo con il tempo, più tempo di quanto abbia speso io nelle Acli. Ho imparato a organizzare le mie giornate e il mio lavoro in base alle priorità che mi sono state date o che io stessa mi sono data (ho imparato a darmi delle priorità), in pratica, a lavorare.
Perché il Servizio Civile è proprio così, un’esperienza che si colloca esattamente a metà tra il volontariato e il lavoro, e che inevitabilmente ti fa crescere. Io, forse, quando sono arrivata alle Acli ad aprile 2014, ero in realtà più “pratica” del secondo, e uno dei ringraziamenti più grandi che oggi mi sento di fare a chi mi ha dato questa opportunità è sicuramente riferito alle ore di domiciliarità leggera svolta per signore anziane (a cui mi sono naturalmente presto affezionata) e a quelle di supporto scolastico e ricreativo rivolto a minori del territorio genovese.
Il filosofo e poeta Henry David Thoreau affermava che “la solidarietà è l’unico investimento che non fallisce mai”; io il 31 marzo, ultimo giorno di Servizio Civile alle Acli di Genova, saluterò tutte le persone che in un modo o nell'altro mi hanno accompagnato in questo percorso (a partire naturalmente dalla mia compagna di “scrivania” Valentina) con questa convinzione in testa… e nel cuore.
Grazie!

Milena Lombardo

I mille volti del servizio civile

Mi chiamo Valentina e ormai 11 mesi fa iniziava il mio percorso di servizio civile, con e grazie alle ACLI di Genova. All’epoca pensavo di essere solo Valentina, la ragazza con i riccioli un po’ timida e di poche parole, ma con tantissima voglia di fare e di entrare nel mondo lavorativo, nel mondo degli adulti. Sapevo che volevo essere un’Assistente sociale, ma tutto il resto era caos e confusione… come in parte è ancora adesso del resto!! Quello che so di certo, però, è che la mia voglia di fare e la possibilità di vivere un’esperienza come quella del servizio civile (e di viverla in un’Associazione come le ACLI!), mi hanno fatto sperimentare tutte le “Valentine” che sono e che posso essere! E così in questi 11 mesi sono ritornata studentessa grazie alla Formazione Generale e Specifica, sono diventata progettatrice e organizzatrice di eventi (dalla festa di carnevale all’incontro formativo sul mondo del lavoro), sono diventata grafica, realizzando volantini di eventi e il pieghevole di presentazione di un’Associazione di Volontariato, sono diventata una volontaria pura, tenendo compagnia una volta alla settimana a 3 signore fenomenali, sono diventata un po’ educatrice, aiutando i ragazzi del quartiere con i compiti e accompagnandoli al mare d’estate, sono diventata coordinatore distrettuale del volontariato grazie ad un progetto per la protezione degli anziani e l’invecchiamento attivo che ha portata regionale… e, sì, sono diventata una donna, magari sempre timida, ma non più una ragazza. Non mi sarei mai aspettata tutto questo 11 mesi fa, e ora che questo immenso percorso sta volgendo al termine non posso far altro che ringraziare le ACLI di Genova per avermi fatto crescere, per avermi riservato le attenzioni e gli strumenti di cui avevo bisogno, per aver investito su di me. E ringrazio anche il caso che mi ha fatto vivere quest’esperienza con una compagna di avventure che di meglio non ce n’è: Milena! Perché, si sa, ogni esperienza diventa migliore se la puoi condividere con qualcuno di davvero speciale.
Insomma, il mio anno di servizio civile è stato come un vestito: all’inizio ho avuto l’impressione che fosse “troppo grande” per me, ma giorno dopo giorno ho imparato a cucirmelo addosso, a sentirlo mio, a capire che potevo indossarlo come più mi piaceva. E da uno solo il mio servizio civile si è così trasformato in mille esperienze dai mille volti, ciascuno per ogni cosa che ho imparato e per ogni persona che ho conosciuto e che porterò sempre con me.


Valentina Croce



mercoledì 25 febbraio 2015

SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: L'ESPERIENZA DEI VOLONTARI GENOVESI LILT

Cari lettori,
diamo spazio all'esperienza di 4 volontari che stanno per concludere l'anno di Servizio Civile Nazionale presso la sede genovese della LILT, Lega italiana per la lotta contro i tumori, e ci raccontano cosa sono stati per loro questi 12 mesi.

"Circa un anno fa è iniziata la nostra esperienza come volontari del Servizio Civile Nazionale alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Genova, dopo essere stati selezionati attraverso un colloquio.
Durante i primi giorni di Servizio ci è stato illustrato il programma delle attività dell’associazione e il modo in cui noi saremmo entrati a far parte del gruppo di lavoro.
I nostri compiti principali si sarebbero incentrati sull’educazione alla salute nelle scuole, sulla partecipazione agli eventi di piazza, sull’accoglienza degli ospiti di “Casa Amici”, sul trasporto gratuito dei pazienti dalla propria abitazione al luogo di cura e sulla gestione del punto informativo e di raccolta fondi situato presso il padiglione ex-IST dell’Ospedale San Martino di Genova.
Prima di iniziare tali attività abbiamo preso parte ad alcuni appuntamenti di formazione sia con figure interne alla LILT, sia con professionisti di altre associazioni, in particolare dell’AISM, in modo da ricevere informazioni sulla storia del Servizio Civile Nazionale, sulla nostra associazione e sulla messa in pratica dei nostri compiti.
Una volta formati e fatti partecipare a tutte le attività, ognuno di noi si è dedicato all’ambito maggiormente consono alle proprie attitudini: Fabio si è perfezionato sul trasporto dei malati, assistendoli non solo materialmente, ma anche moralmente durante il delicato momento delle cure; Tommaso, invece, si è occupato della conduzione della casa di accoglienza dove risiedono, con un piccolo contributo, i parenti dei malati ospedalizzati che necessitano di una “base” vicina alla struttura sanitaria; mentre Francesca e Martina hanno concentrato la loro attenzione sull’intervento di educazione nelle scuole, portando avanti lezioni antifumo, anti-alcol e di educazione alimentare.
In assenza di tali occupazioni, molte ore sono state trascorse in via Caffaro 4/1, sede dell’Associazione, dove abbiamo svolto diversi lavori: abbiamo curato la stesura di opuscoli informativi sulla prevenzione oncologica, sui diritti previdenziali del malato, contribuito ad arricchire il sito internet dell’associazione con consigli sulla sana alimentazione e confezionato bomboniere solidali su prenotazione.
Nell’arco dell’anno abbiamo preso parte anche a numerosi eventi di piazza organizzati dalla LILT con lo scopo di diffondere la cultura della prevenzione e raccogliere fondi da destinare alle molteplici attività offerte dall’Associazione ai i suoi utenti. Le principali manifestazioni si sono svolte nel mese di Marzo, nel corso della “Settimana per la Prevenzione Oncologica”, a Ottobre, durante il mese del “Nastro Rosa” e a Dicembre, in occasione del banchetto LILT al “Mercatino di San Nicola”: un’ opportunità fondamentale per raccogliere fondi, attraverso la vendita delle palline di Natale LILT.
Durante l’anno di Servizio Civile alla LILT abbiamo conosciuto tantissime persone: dai dipendenti dell’associazione, ai suoi volontari, dai pazienti dell’ambulatorio, agli ospiti di “Casa Amici”. Questi incontri, insieme alle altre attività, hanno contribuito a rendere davvero intenso l’anno trascorso in LILT e ad arricchire il nostro bagaglio personale.
Riassumere con una parola la nostra esperienza? Impossibile … bisogna viverla!!!!!!!!!!!!!!!"

Fabio
Martina
Tommaso
Francesca

martedì 24 febbraio 2015

"PANESI EDIZIONI" SI PRESENTA: CASA EDITRICE FONDATA DA TRE GIOVANI LIGURI


Cari lettori,
oggi presentiamo un progetto editoriale di tre giovani liguri!

Panesi Edizioni nasce a maggio 2014 con il nome di Kymaera Edizioni. Il nome è cambiato, ma non lo spirito con cui è nata. Spirito che si ritrova nel suo logo, in quel serpente che si morde la coda in un circolo continuo che riporta a sé e all’infinito.

Panesi Edizioni è una nuova casa editrice genovese che opera nel digitale e che punta fortemente sui giovani talenti. Non ci siamo specializzati in un solo genere perché, da amanti della lettura, i nostri gusti ricoprono l’intera gamma di generi letterari! In particolare, però, con la collana “Liguria da leggere” vogliamo dare risalto alle opere di scrittori della nostra terra (saggi, narrativa, poesie…).

Oltre alla casa editrice, abbiamo anche un servizio di service editoriale e digitale per tutti coloro che vogliono autopubblicarsi ma necessitano di un aiuto che può andare dalla correzione delle bozze, all’editing, fino alla creazione di un e-book e alla sua commercializzazione sui maggiori store online. È anche attiva la nostra piattaforma e-learning in cui sono presenti i nostri corsi di formazione nei mestieri dell’editoria (attualmente è attivo il corso per correttore di bozze e a breve partirà l’workshop in scrittura crime).

Panesi Edizioni è stata creata e pensata da Annalisa, Giulia e Daniele, tre amici che geograficamente coprono mezza Liguria (dal Tigullio a Savona), appassionati di editoria e non solo: i nostri gusti spaziano dalla filosofia alla matematica al cinema. Ma è proprio questa etereogenità di passioni che ci fa crescere come persone e come professionisti, in un continuo scambio di idee, in un continuo sviluppo di progetti.

Pur vivendo e lavorando in un’epoca in cui la cultura non è esattamente al centro della vita delle persone, siamo convinti che la via per un mondo migliore passi anche attraverso la salvaguardia della cultura… e noi cerchiamo, nel nostro piccolo, di esserne artefici.”

martedì 27 gennaio 2015

H2BOAT, PASSION FOR CHALLENGES!


Cari lettori,
presentiamo questo spin off dell'Università di Genova che è stato progetto vincitore di SMARTcup Liguria 2014 per la categoria Industrial e finalista ligure al PNI- Premio Nazionale per l’Innovazione 2014.

Il TEAM: Thomas Lamberti, 28 anni di Vallecrosia (IM)
Stefano Barberis, 26 anni di Genova
Lorenzo Di Fresco, 39 anni di Genova
Alessandro Sorce, 30 anni di Palermo
Settore: Industrial / Energie Rinnovabili / Nautica
Ente di Ricerca di Riferimento: Università degli Studi di Genova – DIME sez. MASET

PROGETTO E PRODOTTO:

Il progetto H2Boat vuole portare la tecnologia dell’idrogeno all’interno della nautica di diporto, proponendo un energy pack composto da una fuel cell, un elettrolizzatore e una chiglia a idruri metallici che garantisca la massima autonomia energetica a un’imbarcazione a vela, senza rinunciare a nessun comfort di bordo e eliminando qualsiasi tipo di emissione inquinante.

COME CI VEDIAMO TRA 5 ANNI CON LA NOSTRA IMPRESA:

Ci vediamo impegnati nello sviluppo e nell’installazione di energy pack di potenza e capacità sempre maggiori per coprire segmenti di mercato più ampi e puntare alla realizzazione di una all electric boat.
Nel frattempo seguiremo la promozione del progetto con un H2Boat da portare in giro per porti e saloni nautici.

A COSA CI E’ SERVITA L’ESPERIENZA DI SMARTCUP/PNI:

L’esperienza è stata utile per farci conoscere al grande pubblico grazie alla rilevanza mediatica dell’evento, a confrontarci con altri esempi di startup giovani ed innovative, valutando il potenziale della nostra idea e capendo i punti su cui dobbiamo ancora lavorare, ma soprattutto a sviluppare un network di soggetti interessati alla nostra idea.

venerdì 9 gennaio 2015

GARANZIA GIOVANI: L'ESPERIENZA DI CHIARA, 25 ANNI

Cari lettori del blog,
ho 25 anni e mi sono laureata due anni fa in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Genova. Da novembre partecipo ufficialmente al progetto Garanzia Giovani. Infatti ho già sostenuto tutti i colloqui (il primo un seminario collettivo, il secondo è stato un colloquio orientativo individuale) e il 17 novembre ho firmato il Patto di Servizio.
Mi sono iscritta nella speranza di avere la possibilità di seguire un percorso di accompagnamento al lavoro dopo avere svolto sei mesi di work experience presso un'importante agenzia di comunicazione di Genova. È stata un’esperienza piuttosto interessante ma purtroppo non c’erano le risorse per garantire la mia assunzione, per cui dopo alcuni mesi di collaborazione retribuita attraverso dei voucher il nostro rapporto si è concluso.
Da luglio 2014 sono alla ricerca di una nuova opportunità lavorativa, ho inviato decine di cv, mi sono candidata ad alcune offerte di lavoro che potevano rientrare nel mio ambito di competenze e, appunto, ho deciso di partecipare a questo progetto. Ho fiducia nella Garanzia Giovani e spero sia solo l’inizio di un percorso che porterà i giovani a essere inseriti con maggiore facilità nel mondo del lavoro, investendo sulle imprese che credono in noi e favorendo chi promuove la cultura, il progresso e la ricerca.
Amo la mia città, la musica, l'arte e la cultura, per questo vorrei poter lavorare in una realtà attiva sul nostro territorio mettendo in uso le mie competenze. Credo che la nostra città e il nostro paese abbiano moltissimo da offrire e non vorrei dover andare all'estero per realizzare i miei sogni.
Genova giovane siamo noi, siamo pronti per metterci alla prova!

Chiara

mercoledì 3 dicembre 2014

COOPI CERCA 300 VOLONTARI PER CARTA, NASTRI E SOLIDARIETÀ - INIZIATIVA NATALIZIA 2014

Cari lettori,
pubblichiamo un altro contributo che ci è stato proposto dall'organizzazione umanitaria Coopi.

Buongiorno a tutti,

COOPI è un’organizzazione umanitaria italiana fondata nel 1965, presente in 23 Paesi di Africa, America Latina e Medio Oriente. Nel 2013 ha realizzato 188 progetti di cooperazione internazionale, di cui 28 sul Sostegno a distanza.

COOPI cerca volontari banchetti per Carta, Nastri e Solidarietà, un’importante attività benefica che si svolgerà all'interno di alcuni punti vendita di importanti catene commerciali dal 5 al 24 dicembre 2014 (inclusi i week-end).

I volontari dovranno confezionare i regali acquistati dai clienti, allo scopo di raccogliere donazioni che saranno destinate ad aiutare 5.000 bambini che soffrono la fame in Mali.
Il progetto di lotta alla malnutrizione in Mali si sviluppa principalmente su due linee: la cura dei casi di malnutrizione severa e acuta e la prevenzione alla malnutrizione, realizzata tramite un approccio comunitario.

COOPI sarà presente su tutto il territorio nazionale in circa 140 punti vendita nelle principali città di: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto.
In Liguria sarà presente su 4 punti vendita a Genova ed 1 punto vendita a Savona.

Cerchiamo persone estremamente motivate, con ottime doti comunicative, capaci di lavorare in gruppo e interessate alla nostra causa che siano in grado di:

· dare la disponibilità di alcune ore per alcuni giorni del periodo indicato
· confezionare i pacchetti di Natale per i clienti del punto vendita .
· fornire informazioni sulle attività e i progetti di COOPI nei Paesi del Sud del Mondo

Sono previsti buoni sconto/prodotti omaggio per i volontari, a seconda della catena coinvolta.

Per candidarsi:
Inviare la propria candidatura tramite il sito www.volontaricoopi.org/diventa-volontario

Per maggiori info:
Elisa Bonora - 02-3085057 volontari@coopi.org  www.volontaricoopi.org

Ufficio stampa COOPI:
Sara Faccin: tel. 023085057 ufficiostampa@coopi.org


lunedì 1 dicembre 2014

IANUATECH, UNA STARTUP CHE ACCOMPAGNA LO SVILUPPO DI IDEE INNOVATIVE

Cari lettori del blog,
vi presentiamo un progetto innovativo che ci è stato segnalato da tre giovani genovesi.

Sono Andrea Angelotti, Andrea Ferretto e Alessandro Cafiero, che da pochi mesi hanno avviato Ianuatech, una startup che accompagna altri neoimprenditori nello sviluppo dell’idea iniziale e fornisce loro supporto in ogni fase della realizzazione.

L'azienda può contare su un team di dieci figure professionali tra cui ci sono sviluppatori, grafici, designer, video maker e consulenti, tutti neolaureati e dottorandi delle facoltà genovesi di Ingegneria ed Economia.

La startup non si limita però a fornire consulenza ad altre imprese, ma è attiva lei stessa nella progettazione di nuove idee da lanciare sul mercato.

Attualmente infatti Ianuatech sta sviluppando il progetto Hivewish, un sito che permetterà di organizzare i regali e che sarà online a breve. Inoltre il team sta lavorando alla costruzione da zero di una piattaforma medica e sta pensando anche alla creazione di uno spazio dove sarà possibile far crescere materialmente le idee.

mercoledì 29 ottobre 2014

ARRIVA IL CORSO DI SCENEGGIATURA DI SCREENFABULA

Un saluto a tutti i lettori del blog!
Screenfabula, la content factory genovese, torna con una novità: un corso che vuole essere un trampolino creativo per tutti coloro che vogliono acquisire gli strumenti necessari per avvicinarsi al mondo delle Web Tv e TV. Un percorso serio, professionale e finalizzato all'ingresso nel mondo del lavoro.


Per maggiori informazioni non esitate a contattarci!

"Screenfabula"

giovedì 23 ottobre 2014

LUOGHI COMUNI, UN ESPERIMENTO DI INFORMAL MAPPING A GENOVA

Cari lettori di "Genova giovane siamo noi!", oggi diamo spazio al blog Luoghi comuni a Genova: quello che le mappe non dicono, coordinato da Maria Elena Buslacchi, Alice Caramella e Malu Gutierrez, del "Laboratorio permanente di studi urbani Incontri in città - UniGE.
Buona lettura e non dimenticate di partecipare all'iniziativa!


















RACCONTA GENOVA IN 10 GIORNI (#GEIN10GG)

Il nostro esperimento di Informal Mapping gioca sull'assonanza con Conformal Mapping, metodo matematico che utilizza una funzione complessa per trasformare una mappa preservando gli angoli. Le mappe che vogliamo trasformare sono le mappe ufficiali della città, capaci di darci informazioni sulla struttura urbana materiale e sui suoi utilizzi ufficiali, ma non sulle sue pratiche informali. Non cambieremo gli angoli, vale a dire: non vogliamo forzare il tracciato fisico, aggiungere o togliere elementi. Soltanto far parlare la carta degli utilizzi dello spazio.
Per ricostruire questa topografia alternativa della città raccoglieremo racconti di luoghi significativi della città, ma non nel senso storico-artistico-patrimoniale classico. I protagonisti sono gli abitanti della città in senso esteso: chi ci vive, chi ci lavora, chi ci studia, chi ci viene per svago. Tutti sono chiamati a raccontare Genova secondo il loro personalissimo punto di vista. Proveremo a censire, anche se non esaustivamente, quei luoghi che sono importanti per le persone: perché hanno un valore affettivo, funzionale, perché conservano la memoria di un'epoca, di un evento o di storie. Quindi luoghi di ritrovo, piazze, locali, fabbriche abbandonate, sentieri, greti di torrenti, capolinea degli autobus, posteggi dove si fa scuola guida coi genitori, insomma modi di usare e di vivere la città e l'area peri-urbana non ufficialmente riconosciuti, ma di fatto esistenti. L'intento non è trasformativo, ma conoscitivo: non cercheremo luoghi che vorremmo diversi, ma descriveremo ciò che osserviamo, ciò che viviamo.
Inviateci i vostri racconti (di 1500-2500 battute) o brevi post di descrizione corredati da fotografie. Per il lancio del blog www.luoghicomunigenova.wordpress.com e per stimolare la partecipazione attiva degli utenti, selezioneremo, tra tutti i post pervenuti entro il 24/10, i racconti migliori: con essi sarà realizzata una vera e propria guida topografica alle pratiche della città. La pubblicazione raccoglierà una selezione dei testi prodotti, approfonditi ed arricchiti con immagini e illustrazioni. Il lavoro di editing sarà curato dal gruppo redazionale di studenti coinvolti, iscritti a diverse Scuole dell'Ateneo genovese. Alle schede dei singoli luoghi da evidenziare saranno affiancati testi di approfondimento e mappe. Per partecipare è sufficiente inviare i propri post a luoghicomunigenova@gmail.com seguendo alcune semplici norme editoriali che potete trovare sul blog.
Per l'iniziativa “Genova in 10 giorni” lanceremo l'hashtag #gein10gg, da associare alle immagini e ai post che compongono la guida. Con il supporto di una rete social, che coinvolge anche il network di #trovalalanterna, e con il supporto di OpenGenova, si intende realizzare una mappa dei “luoghi comuni” della città, che sarà successivamente illustrata e inserita nella guida.
Tutti possono partecipare: basta scattare una foto, condividerla su Instagram con hashtag #gein10gg e abilitare al momento dello scatto l’opzione “Aggiungi alla mappa foto”- che fornirà automaticamente le coordinate utilizzate per posizionare la foto sulla mappa.

mercoledì 1 ottobre 2014

CERCARE LAVORO ALL’ESTERO O RESTARE IN ITALIA? I RISULTATI DEL NOSTRO SONDAGGIO

Come chi ci legge da un po' saprà, due mesi fa abbiamo lanciato un sondaggio a campione sul tema "Credi che andare all'estero offra più opportunità di lavoro?". Le 4 risposte che avevamo indicato, che certamente non esauriscono la vasta gamma di situazioni possibili, erano:
- sì e sono sul punto di partire;
 
- sì, abito all'estero e credo di aver fatto la scelta giusta;
- no, mi piacerebbe restare in Italia ma non escludo di cambiare idea in futuro se le cose non cambiano;
- no, ho studiato tanti anni in Italia e ora pretendo di trovare lavoro nel mio Paese.
È emerso che la maggior parte dei nostri lettori vorrebbe trovare lavoro in Italia. Di seguito riportiamo alcune testimonianze sull'argomento, sentitevi liberi di esprimere la vostra opinione!
 


DOMENICO, 29 ANNI, VIVE A EDIMBURGO DA 3, DOVE STUDIA “SOUND ENGINEERING & MUSIC PRODUCTION”:
“Ho votato: sì, abito all'estero e penso di aver fatto la scelta giusta! Vivo in Scozia, a Edimburgo. In questi 3 anni ho imparato la lingua perfettamente, partendo da un Inglese mediocre, e visto che ci sono tanti spagnoli ho imparato anche lo Spagnolo, quindi una grossa crescita personale. Spesso l’effetto deprimente dell’Italia influisce negativamente su chi ha il dubbio tra partire e restare. A mio avviso non è mai troppo tardi per un cambiamento, che nel 99% dei casi è qualcosa di molto positivo.”

DYLAN, 28 ANNI, STA SVOLGENDO UN DOTTORATO DI RICERCA IN "NEUROSCIENZE COMPUTAZIONALI" A CAMBRIDGE:
“Dopo una lunga esperienza Erasmus all'estero, culminata in una tesi specialistica, è stato abbastanza naturale per me proseguire gli studi lontano dall'Italia. Soffro senza dubbio la lontananza da casa e dai miei connazionali, ma ho scelto di dare la precedenza alla carriera: dopotutto il lavoro è ciò in cui investo la maggior parte del mio tempo, e condizionerà la mia vita futura. Le difficoltà con cui si misurano quotidianamente i miei coetanei rimasti in Italia e, più in generale, le notizie economiche e politiche hanno rafforzato la convinzione che questa è la scelta giusta.“

GIAN LUIGI, 33 ANNI, CHIMICO, RICERCATORE A TEMPO DETERMINATO ALL’ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA:
"Durante il dottorato ho passato un periodo di 3 mesi all’estero che mi è servito per apprendere un modo diverso di lavorare. Alla fine del dottorato ho poi deciso di rimanere a Strasburgo per 2 anni per approfondire le mie conoscenze, ma senza un’idea precisa sul futuro. Terminato il postdoc, ho cercato di tornare e portare le mie competenze in Italia. L’occasione mi è stata offerta dall’Istituto Italiano di Tecnologia. Vivere all’estero pone problemi diversi (difficoltà di inserimento mai superabili completamente, posizioni di lavoro precarie, lontananza dalla famiglia), rispetto al vivere in Italia (alta disoccupazione e condizioni di lavoro spesso non tutelate, condizioni politiche insoddisfacenti, stagnazione dei sistemi di assunzione). Sia a Strasburgo sia in Italia ho dovuto farmi spazio in ambienti ostili, con la consapevolezza che l’unica vera terra che mi appartiene è la mia esperienza personale: farla fiorire all’estero significa imparare qualcosa di nuovo, farla fiorire in Italia significa portare indietro qualcosa di nuovo. E io adoro le cose nuove."

ROBERTO, 30 ANNI, È UNO SCENEGGIATORE E RUBRICISTA PER ALCUNE RIVISTE:
"Io sono per restare qui: ci vorrebbe molto tempo per conoscere i meccanismi dell'estero, quali sono le case di produzione, i giornali, come ci si presenta o come si può arrivare a proporre le proprie idee. E poi, per me che scrivo, c'è il problema della lingua. Ma c'è un fatto che conta più di tutti: in questi anni siamo andati dietro all'ambizione, forse è arrivato il momento di pensare anche - magari non solo, ma anche - alla qualità della vita. Spesso, nel posto in cui sei nato e cresciuto, è più facile sentirti a tuo agio."
 
 

giovedì 14 agosto 2014

"SCREENFABULA" PRESENTA UNA NUOVA WEB-SERIE TUTTA GENOVESE




















Un saluto a tutti i lettori del blog “Genova giovane siamo noi!” da parte della content factory genovese “Screenfabula”!
Ci presentiamo: il nostro “collettivo creativo” è nato ormai 9 mesi fa ed è guidato da Marcello Cantoni, già autore, regista e scrittore romano. Il nome “Screenfabula” deriva dal fatto che trasponiamo su video (screen) una narrazione (fabula). È come se l’intreccio narrativo tradizionale abbandonasse la pagina scritta per farsi immagine. Come “Screenfabula” seguiamo diversi progetti, ma attualmente siamo impegnati soprattutto a girare, a Genova, la web-serie comedy “Come Kubrick in Ombre Rosse”. La serie, coprodotta da Wonderland Production, che ha curato le riprese e la post-produzione, è visibile sul nostro canale Youtube dal 13 luglio scorso.
Come Kubrick in Ombre Rosse" è la storia di 4 sceneggiatori improbabili: un figlio di papà con il vizio del gioco, una studentessa con un lavoro equivoco, un facchino che sogna l'America di Rocky, un ex anestesista in cammino verso la follia. Questo gruppo sgangherato ha finalmente l'occasione della vita: un contratto con una grande casa di produzione per scrivere una serie televisiva. Un mese di tempo, un titolo impossibile, una squadra eclettica, animata al suo interno da conflitti e situazioni irrisolte. Questo il punto di partenza che porterà i nostri personaggi a vivere situazioni grottesche e divertenti in giro per Genova.
La web-serie è stata pensata per promuovere il tessuto urbano genovese, attraverso un linguaggio narrativo che vuole discostarsi dai canonici spot televisivi. Ogni puntata sarà girata all’interno di un locale commerciale della città, al fine di promuovere l'offerta cittadina.
A settembre saremo presenti al “Roma Web Fest”, la maggiore rassegna italiana dedicata a questo settore. Parteciperemo alla competizione con l'episodio: http://www.romawebfest.it/video/c-2/
Vi saremmo grati se voleste contribuire con il vostro voto, entro il 25 agosto, cliccando sull'ultima stellina a destra sotto il video.
Da settembre, contiamo anche di ottenere uno spazio a Genova in cui poterci riunire per lavorare in team, aprirci alla cittadinanza e, soprattutto, far partire dei corsi di formazione aperti a giovani talenti e a tutti coloro che vogliano cimentarsi in questo mestiere artigiano, mettendo a frutto la propria creatività. Crediamo fortemente che oggi più che mai sia necessaria la creazione di contenuti innovativi e narrativi, in rete e non solo.
Grazie per la vostra attenzione,

“Screenfabula”

giovedì 7 agosto 2014

NOVITÀ DAL FRONTE LAVORO: LA PROPOSTA DI Y.E.A.S.T.
















Gentili lettori del blog "Genova giovane siamo noi!",
ci presentiamo: siamo Monica Poggi, Stefania Marongiu e Alessandro Boretti, soci fondatori di Y.E.A.S.T., associazione di promozione sociale che vuole sostenere la mobilità internazionale dei giovani e promuovere il territorio ligure. Crediamo che viaggiare e incontrare nuove culture sia una forma di istruzione non-formale molto importante, oltre che uno strumento per l’inclusione di tutti.
Per quanto riguarda il tema "lavoro", abbiamo vinto un bando dell'Università degli studi di Genova per produrre, entro ottobre 2014, il libretto informativo "Mettiti in gioco: la rivista che aiuta la tua impresa", che tratterà i temi della ricerca del lavoro, della formazione e dello spirito imprenditoriale". La rivista avrà una tiratura di oltre 2000 copie e sarà fruibile anche online.
In 20 pagine fornirà ai giovani (universitari e non) una mappa delle possibilità di formazione e di ricerca occupazionale. I lettori di "Mettiti in gioco" non riceveranno soltanto informazioni dal territorio genovese ma anche dall'Europa. Infatti, tra il 2014 e il 2020, è previsto che la Commissione Europea finanzi un grosso progetto, "Erasmus+", che darà agevolazioni economiche per master, corsi di formazione e job seeking all'estero. Per ulteriori informazioni, contattateci via e-mail all'indirizzo: yeast.genova@gmail.com.
Cordiali saluti,

Monica Poggi, Stefania Marongiu, Alessandro Boretti

venerdì 1 agosto 2014

"CERCARE FORTUNA ALL'ESTERO O RESTARE IN ITALIA?": ECCO IL NOSTRO PRIMO SONDAGGIO

Cercare lavoro all'estero o restare in Italia? È una domanda che noi giovani ci poniamo spesso. Ecco perché abbiamo deciso di partire da qui per proporvi una serie di sondaggi sul tema del lavoro. Voi cosa ne pensate? Potete dirci la vostra opinione scegliendo una delle opzioni proposte nel sondaggio che trovate in alto a destra in home page oppure commentando questo post.
Forse potrà sembrarvi una partenza un po' deprimente per chi intende parlare di giovani e lavoro, ma pensiamo che non sia giusto negare la realtà.
Non vediamo tutto nero però! Ogni giorno sulla pagina Facebook di Informagiovani potete trovare opportunità di lavoro e formazione, soprattutto quelle provenienti dal territorio, che scoviamo e verifichiamo per voi.