Stiamo lavorando per voi


Ciao a tutti!
Siamo le tre volontarie del progetto di servizio civile nazionale "Genova giovane sono io!", che stiamo svolgendo nell'ufficio "Informagiovani" del Comune di Genova.
Il progetto a cui lavoriamo è particolarmente ambizioso. Tra i suoi obiettivi rientra la creazione di una rete di giovani da mettere in contatto con soggetti, istituzionali e non, che si occupano di lavoro e formazione.
A questo proposito, vi invitiamo a contribuire attivamente alla buona riuscita di questa piattaforma. Diteci la vostra sul mondo del lavoro, mandateci del materiale sul tema: vi dedicheremo una sezione del blog e vi daremo spazio sui mezzi a nostra disposizione.
Inviateci racconti, commenti e rispondete ai sondaggi che vi proponiamo in home page. In particolare siamo curiose di conoscere le esperienze di chi, come noi, sta svolgendo il percorso di servizio civile.
Aspettiamo il vostro contributo!

Scriveteci a scvinformagiovani@comune.genova.it

mercoledì 29 ottobre 2014

ARRIVA IL CORSO DI SCENEGGIATURA DI SCREENFABULA

Un saluto a tutti i lettori del blog!
Screenfabula, la content factory genovese, torna con una novità: un corso che vuole essere un trampolino creativo per tutti coloro che vogliono acquisire gli strumenti necessari per avvicinarsi al mondo delle Web Tv e TV. Un percorso serio, professionale e finalizzato all'ingresso nel mondo del lavoro.


Per maggiori informazioni non esitate a contattarci!

"Screenfabula"

"ALL YOU NEED IS..." DUE APPUNTAMENTI A INFORMAGIOVANI SULL'AVVIO DI IMPRESA


All you need is...

Appuntamenti per i giovani che stanno pensando di avviare un'impresa

L'iniziativa è realizzata nell'ambito dell'attività di collaborazione tra Università di Genova, Comune di Genova, Legacoop Liguria e Confcooperative.

E' possibile anche partecipare al singolo incontro. I prossimi due appuntamenti si terranno qui a Informagiovani, presso Palazzo Ducale, piazza Matteotti 24r.

12 novembre ore 14.30-17.30: Scoprire: la mia idea potrebbe funzionare anche economicamente?
Analisi di eventuali proposte imprenditoriali per capirne la fattibilità e il business plan

10 dicembre ore 14.30-17.30:  Comunicare: la mia idea e la rete
Socializzare le idee, gli strumenti (il co-working, il crowdfunding, i social net) 

Per prenotarti collegati al seguente link

Placement e servizi per l'orientamento al lavoro

tel. 010 2099675

sportellolavoro@unige.it

martedì 28 ottobre 2014

DAL 14 AL 16 NOVEMBRE, A GENOVA TORNA "STARTUP WEEKEND"












STARTUP WEEKEND è un’iniziativa mondiale no-profit volta a promuovere innovazione e imprenditorialità giovanile. Tutto si svolge nell'arco di un finesettimana in cui alcuni giovani aspiranti imprenditori si riuniscono per mettere alla prova le loro idee. Si comincia il venerdì sera: a ogni partecipante è concesso un minuto per esporre il discorso che, da imprenditori, farebbero a un investitore incontrato per caso in ascensore. La sera stessa si passa alla votazione e le 10 idee più apprezzate vengono approfondite durante il resto del weekend. Il sabato e la domenica mattina sono dedicati allo studio della strategia e allo sviluppo concreto del prodotto, con il supporto di coach, ossia imprenditori di successo ed esperti di settore ospiti della manifestazione. La domenica sera, invece, i progetti vengono presentati a una giuria selezionata che ne valuta il modello di business, la collocazione di mercato, la realizzazione tecnica e la presentazione grafica. Chiunque desideri tastare il terreno imprenditoriale e fare un'interessante esperienza di lavoro in team può partecipare! Per i dettagli, seguite il link: Startup Weekend

LA FORZA DEI GIOVANI, UN AIUTO DETERMINANTE PER RIALZARSI DOPO L'ALLUVIONE


Da “Angeli del fango” a “La meglio gioventù” sono diverse le etichette che si è cercato di dare a un movimento molto spontaneo e “anonimo” di ragazzi, anche giovanissimi, che di fronte al dramma dell’alluvione di Genova del 9 e 10 ottobre scorsi si sono rimboccati le maniche e sono scesi in strada ad aiutare le persone colpite. Per lasciare traccia di un gesto così importante, nato dalla sincera preoccupazione di aiutare la propria città a rialzarsi, Informagiovani ha ascoltato alcune testimonianze.

Matteo, Marcello e Simone, tutti e tre di 17 anni, raccontano così la loro esperienza: “Siamo andati ad aiutare in centro, tra via Cesarea, via Granello, piazza della Vittoria e via Barabino, nelle giornate di sabato, domenica e martedì, subito dopo l'alluvione. Dopo avere visto quello che era successo abbiamo deciso con degli amici di andare per dare il nostro contributo, perché, anche se non siamo stati danneggiati direttamente, ci sentivamo comunque coinvolti in ciò che era successo”.

Continua a leggere su "What's up Genova?"

giovedì 23 ottobre 2014

LUOGHI COMUNI, UN ESPERIMENTO DI INFORMAL MAPPING A GENOVA

Cari lettori di "Genova giovane siamo noi!", oggi diamo spazio al blog Luoghi comuni a Genova: quello che le mappe non dicono, coordinato da Maria Elena Buslacchi, Alice Caramella e Malu Gutierrez, del "Laboratorio permanente di studi urbani Incontri in città - UniGE.
Buona lettura e non dimenticate di partecipare all'iniziativa!


















RACCONTA GENOVA IN 10 GIORNI (#GEIN10GG)

Il nostro esperimento di Informal Mapping gioca sull'assonanza con Conformal Mapping, metodo matematico che utilizza una funzione complessa per trasformare una mappa preservando gli angoli. Le mappe che vogliamo trasformare sono le mappe ufficiali della città, capaci di darci informazioni sulla struttura urbana materiale e sui suoi utilizzi ufficiali, ma non sulle sue pratiche informali. Non cambieremo gli angoli, vale a dire: non vogliamo forzare il tracciato fisico, aggiungere o togliere elementi. Soltanto far parlare la carta degli utilizzi dello spazio.
Per ricostruire questa topografia alternativa della città raccoglieremo racconti di luoghi significativi della città, ma non nel senso storico-artistico-patrimoniale classico. I protagonisti sono gli abitanti della città in senso esteso: chi ci vive, chi ci lavora, chi ci studia, chi ci viene per svago. Tutti sono chiamati a raccontare Genova secondo il loro personalissimo punto di vista. Proveremo a censire, anche se non esaustivamente, quei luoghi che sono importanti per le persone: perché hanno un valore affettivo, funzionale, perché conservano la memoria di un'epoca, di un evento o di storie. Quindi luoghi di ritrovo, piazze, locali, fabbriche abbandonate, sentieri, greti di torrenti, capolinea degli autobus, posteggi dove si fa scuola guida coi genitori, insomma modi di usare e di vivere la città e l'area peri-urbana non ufficialmente riconosciuti, ma di fatto esistenti. L'intento non è trasformativo, ma conoscitivo: non cercheremo luoghi che vorremmo diversi, ma descriveremo ciò che osserviamo, ciò che viviamo.
Inviateci i vostri racconti (di 1500-2500 battute) o brevi post di descrizione corredati da fotografie. Per il lancio del blog www.luoghicomunigenova.wordpress.com e per stimolare la partecipazione attiva degli utenti, selezioneremo, tra tutti i post pervenuti entro il 24/10, i racconti migliori: con essi sarà realizzata una vera e propria guida topografica alle pratiche della città. La pubblicazione raccoglierà una selezione dei testi prodotti, approfonditi ed arricchiti con immagini e illustrazioni. Il lavoro di editing sarà curato dal gruppo redazionale di studenti coinvolti, iscritti a diverse Scuole dell'Ateneo genovese. Alle schede dei singoli luoghi da evidenziare saranno affiancati testi di approfondimento e mappe. Per partecipare è sufficiente inviare i propri post a luoghicomunigenova@gmail.com seguendo alcune semplici norme editoriali che potete trovare sul blog.
Per l'iniziativa “Genova in 10 giorni” lanceremo l'hashtag #gein10gg, da associare alle immagini e ai post che compongono la guida. Con il supporto di una rete social, che coinvolge anche il network di #trovalalanterna, e con il supporto di OpenGenova, si intende realizzare una mappa dei “luoghi comuni” della città, che sarà successivamente illustrata e inserita nella guida.
Tutti possono partecipare: basta scattare una foto, condividerla su Instagram con hashtag #gein10gg e abilitare al momento dello scatto l’opzione “Aggiungi alla mappa foto”- che fornirà automaticamente le coordinate utilizzate per posizionare la foto sulla mappa.

martedì 21 ottobre 2014

XENIA CREATIVE TEAM, UN NUOVO MODO DI COMUNICARE


La Xenia Creative Team è un’agenzia di comunicazione nata dalla passione di Lorenzo Zeppa, il fondatore, che fin dall’adolescenza ha manifestato il suo interesse nei confronti delle riprese e della fotografia. «I primi video ho iniziato a girarli all’età di 14 anni – ci racconta Lorenzo – a 15 ho vinto il mio primo concorso per un documentario su Genova e con il premio ricevuto ho comprato una macchina fotografica professionale, da lì è nato tutto».
Nel corso degli anni i progetti di Lorenzo si sono ampliati fino a costituire un’agenzia di comunicatori, con cinque persone che vi lavorano attivamente. «Il nostro è un vero lavoro di squadra, siamo cinque ragazzi tra i 26 e i 33 anni, Laura Guida, Matteo Rinaldi, Laura Bonelli e Alice Tringale, tutti con competenze diverse che spaziano dalla grafica, alla fotografia, alla gestione dei social network, ci unisce una grande passione per il mondo della comunicazione».
Xenia ha clienti in Liguria come in diverse parti del nord Italia e al momento sta aprendo una sede a Londra, un bel progetto di espansione. «Il nostro lavoro si svolge in maniera molto lineare: nel momento in cui un cliente ci contatta cerchiamo di capire tutte le sue esigenze e analizziamo nel dettaglio il mercato in cui si muove, i suoi obiettivi e i concorrenti. Così facendo siamo in grado di fornirgli una strategia di marketing ad hoc, arrivando poi al lato pratico con la realizzazione di siti internet, app, gestione di social network e tutta la parte relativa all’organizzazione di eventi».

La nostra intervista a Lorenzo Zeppa


Se volete saperne di più: www.xeniacreative.com

mercoledì 15 ottobre 2014

RISARCIMENTO DEI DANNI DOVUTI ALL'ALLUVIONE

Segnaliamo che, a partire da giovedì 16 ottobre, presso diversi sportelli del Comune di Genova, sarà possibile ottenere supporto nella compilazione e nella consegna dei moduli necessari per ottenere il risarcimento dei danni alluvionali di privati.
Seguite il link per ulteriori dettagli:
Comune di Genova - Segnalazione danni soggetti privati

GLI ANGELI COL FANGO SULLE MAGLIETTE LIMITANO I DANNI DELL'ALLUVIONE DI GENOVA

La mattina del 10 ottobre scorso una parte della città di Genova si è letteralmente risvegliata con l'acqua alla gola. Durante la notte i fiumi Bisagno e Sturla e il rio Fereggiano, a causa delle violente piogge dei giorni precedenti, avevano rotto i propri argini e inondato le strade della città, portandosi dietro auto e scooter parcheggiati e causando anche la morte di una persona. Moltissimi cittadini e commercianti hanno perso effetti personali e beni di vario tipo, perché l'impeto dell'acqua e del fango ha devastato diverse cantine, oltre che appartamenti e negozi situati ai piani bassi.
Immediatamente alcuni gruppi di giovani genovesi, come gli "Angeli col fango sulle magliette", vestiti di stivali di gomma e di vecchi abiti e armati di pale e secchi, si sono mobilitati per far ripartire la città, ripulendo strade e negozi.
Se volete unirvi a loro, seguite gli aggiornamenti della pagina Facebook Angeli col fango sulle magliette.
Vi segnaliamo anche altri gruppi attivi a sostegno dei cittadini genovesi:
Chi intende prestare la propria opera volontaria, può trovare informazioni utili anche sulla pagina Facebook del Comune: "Città di Genova - Genoa Municipality".






















(Immagine apparsa sul Secolo XIX)

lunedì 13 ottobre 2014

"COLLETTIVO LINEA S", UNITI NEL NOME DELLA SCRITTURA APERTA AL CONFRONTO

 
“Attraverso le attività di scrittura e lettura, il Collettivo Linea S si propone di uscire dai luoghi chiusi e scendere nelle strade, nelle piazze, ovunque ci sia qualcuno disposto ad ascoltare, nell'intento di azzerare la distanza che spesso la stampa pone tra autore e fruitore”. Questa è la dichiarazione di intenti del gruppo culturale formato dai cinque genovesi Giulia Cocchella, Andrea Fabiani, Federica Kessisoglu, Dario Manera e Marta Traverso.

Il Collettivo è nato alla fine del 2013 a conclusione di alcuni laboratori di scrittura creativa presso Officina Letteraria, durante i quali i cinque si sono incontrati e “scelti”. Il filo rosso che unisce persone con esperienze professionali e di vita molto diverse tra loro, provenienti dai campi della comunicazione, del teatro, dell’editoria e dello storytelling, è infatti la passione per la scrittura.

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mercoledì 8 ottobre 2014

COMUNEMENTE - I RAGAZZI PRESENTANO AL SINDACO LA LORO IDEA DI CITTÀ

Ieri mattina nella sede del Consiglio Comunale si è svolto il secondo appuntamento con ComuneMente, un "gioco" nato dalla mente di quattro universitari con l'intento di avvicinare i giovani alle istituzioni e alla politica.
Gli studenti dell'Istituto Tecnico Vittorio Manuele II Ruffini si sono dovuti così confrontare sui problemi che deve affrontare l'amministrazione pubblica, trovando delle possibili soluzioni e proponendo delle idee alternative.

Anche noi volontarie eravamo presenti per presentare i servizi di Informagiovani e per parlare del Servizio Civile Nazionale.
È stato bello vedere la Sala Rossa piena di ragazzi desiderosi di fare qualcosa per la propria città!

lunedì 6 ottobre 2014

"AD HOC, LEGNO E DISEGNO", FALEGNAMERIA GIOVANE CHE È ANCHE UNO STUDIO DI DESIGN

Nicola De Negri, 26 anni, designer, Chiara Carraro, Federico Aranzini e Agnese Gatto, tutti architetti tra i 26 e i 27 anni, sono i 4 ideatori di “Ad Hoc, legno e disegno”, attività di imminente apertura nel centro storico, in salita inferiore S. Anna, in un locale che già ospitava una falegnameria ma che necessitava di una bella ripulita: “La vecchia falegnameria ci ha riservato molte sorprese, tra cui la presenza di lastre di amianto. Ma liberarsene non è stata l'unica difficoltà in cui ci siamo imbattuti. Sono necessari diversi permessi per aprire un'attività, anche solo per l'impatto acustico in prossimità di abitazioni. Se non altro, non è stato necessario fare un cambio di destinazione d'uso”, spiega Nicola.
I 4 hanno già iniziato a lavoricchiare, anche se l'apertura ufficiale è prevista tra una ventina di giorni. Al momento sono impegnati principalmente con il restauro della vecchia falegnameria e sono in attesa dell'arrivo dei macchinari: “Per fortuna il locale è piccolo e non possiamo ordinarne troppi”, scherza Nicola. “Possiamo sempre dare via te e fare spazio”, ribatte Federico. 
Di certo lo spirito di squadra non manca! “Già ai tempi dell'università sapevamo che non avremmo voluto fare gli architetti in uno studio ma progettare e costruire insieme, sporcandoci le mani per creare qualcosa”, aggiunge Chiara.
L'avventura “Ad Hoc” è cominciata quando Nicola e Agnese hanno preso parte al corso gratuito di falegnameria della Regione, nell’ambito della prima edizione dei progetti sugli antichi mestieri di Liguria, denominato “Il falegname dalla tradizione all’innovazione”, svoltosi presso l’Ecipa (via XX settembre 41) fino allo scorso aprile. 
Al termine del corso, hanno poi usufruito di un percorso di sostegno, nella forma di un finanziamento che ha permesso loro di avviare l'impresa. 
Tra i servizi che questa attività innovativa, a metà strada tra una falegnameria e uno studio di design, fornirà ai propri clienti, si annoverano riparazioni a domicilio, la costruzione di arredi su misura, il restyling di vecchi mobili, la progettazione di interni e di allestimenti e l’attenzione al riciclo. Infatti, i ragazzi di “Ad Hoc” intendono recuperare materiale di scarto, vecchio e inutilizzato, per realizzare qualcosa di nuovo e utile. 
Un grosso in bocca al lupo dalla redazione di Informagiovani!

mercoledì 1 ottobre 2014

CERCARE LAVORO ALL’ESTERO O RESTARE IN ITALIA? I RISULTATI DEL NOSTRO SONDAGGIO

Come chi ci legge da un po' saprà, due mesi fa abbiamo lanciato un sondaggio a campione sul tema "Credi che andare all'estero offra più opportunità di lavoro?". Le 4 risposte che avevamo indicato, che certamente non esauriscono la vasta gamma di situazioni possibili, erano:
- sì e sono sul punto di partire;
 
- sì, abito all'estero e credo di aver fatto la scelta giusta;
- no, mi piacerebbe restare in Italia ma non escludo di cambiare idea in futuro se le cose non cambiano;
- no, ho studiato tanti anni in Italia e ora pretendo di trovare lavoro nel mio Paese.
È emerso che la maggior parte dei nostri lettori vorrebbe trovare lavoro in Italia. Di seguito riportiamo alcune testimonianze sull'argomento, sentitevi liberi di esprimere la vostra opinione!
 


DOMENICO, 29 ANNI, VIVE A EDIMBURGO DA 3, DOVE STUDIA “SOUND ENGINEERING & MUSIC PRODUCTION”:
“Ho votato: sì, abito all'estero e penso di aver fatto la scelta giusta! Vivo in Scozia, a Edimburgo. In questi 3 anni ho imparato la lingua perfettamente, partendo da un Inglese mediocre, e visto che ci sono tanti spagnoli ho imparato anche lo Spagnolo, quindi una grossa crescita personale. Spesso l’effetto deprimente dell’Italia influisce negativamente su chi ha il dubbio tra partire e restare. A mio avviso non è mai troppo tardi per un cambiamento, che nel 99% dei casi è qualcosa di molto positivo.”

DYLAN, 28 ANNI, STA SVOLGENDO UN DOTTORATO DI RICERCA IN "NEUROSCIENZE COMPUTAZIONALI" A CAMBRIDGE:
“Dopo una lunga esperienza Erasmus all'estero, culminata in una tesi specialistica, è stato abbastanza naturale per me proseguire gli studi lontano dall'Italia. Soffro senza dubbio la lontananza da casa e dai miei connazionali, ma ho scelto di dare la precedenza alla carriera: dopotutto il lavoro è ciò in cui investo la maggior parte del mio tempo, e condizionerà la mia vita futura. Le difficoltà con cui si misurano quotidianamente i miei coetanei rimasti in Italia e, più in generale, le notizie economiche e politiche hanno rafforzato la convinzione che questa è la scelta giusta.“

GIAN LUIGI, 33 ANNI, CHIMICO, RICERCATORE A TEMPO DETERMINATO ALL’ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA:
"Durante il dottorato ho passato un periodo di 3 mesi all’estero che mi è servito per apprendere un modo diverso di lavorare. Alla fine del dottorato ho poi deciso di rimanere a Strasburgo per 2 anni per approfondire le mie conoscenze, ma senza un’idea precisa sul futuro. Terminato il postdoc, ho cercato di tornare e portare le mie competenze in Italia. L’occasione mi è stata offerta dall’Istituto Italiano di Tecnologia. Vivere all’estero pone problemi diversi (difficoltà di inserimento mai superabili completamente, posizioni di lavoro precarie, lontananza dalla famiglia), rispetto al vivere in Italia (alta disoccupazione e condizioni di lavoro spesso non tutelate, condizioni politiche insoddisfacenti, stagnazione dei sistemi di assunzione). Sia a Strasburgo sia in Italia ho dovuto farmi spazio in ambienti ostili, con la consapevolezza che l’unica vera terra che mi appartiene è la mia esperienza personale: farla fiorire all’estero significa imparare qualcosa di nuovo, farla fiorire in Italia significa portare indietro qualcosa di nuovo. E io adoro le cose nuove."

ROBERTO, 30 ANNI, È UNO SCENEGGIATORE E RUBRICISTA PER ALCUNE RIVISTE:
"Io sono per restare qui: ci vorrebbe molto tempo per conoscere i meccanismi dell'estero, quali sono le case di produzione, i giornali, come ci si presenta o come si può arrivare a proporre le proprie idee. E poi, per me che scrivo, c'è il problema della lingua. Ma c'è un fatto che conta più di tutti: in questi anni siamo andati dietro all'ambizione, forse è arrivato il momento di pensare anche - magari non solo, ma anche - alla qualità della vita. Spesso, nel posto in cui sei nato e cresciuto, è più facile sentirti a tuo agio."